Gli automotori del gruppo 208[1] sono comunemente conosciuti come i precedenti automotori del gruppi 206 e 207 con il soprannome di "sogliole"; in particolare gli automotori dei gruppi FS 207 e 208 sono conosciuti anche come "i Badoni" poiché come i successori dei gruppi 210 e 211, sono una realizzazione della fabbrica Antonio Badoni Lecco (ABL), su licenza della fabbrica tedesca Breuer, e rimasero in produzione, nelle varie serie fino al 1952, mentre il gruppo 206 venne realizzato sempre su licenza Breuer dalle Officine Costamasnaga di Como.
Il nomignolo di "sogliola" venne loro assegnato a causa della loro forma tipica: la cabina di manovra, unica e centrale era stretta e verticale, atta ad occupare pochissimo spazio tra i rotabili trainati, come del resto era contenuta la lunghezza complessiva di tutto il rotabile. In Nord Africa vennero invece chiamate "scatole di sardine" o anche "armadi viaggianti".
Nelle intenzioni progettuali il rotabile era destinato alle manovre nei piccoli scali ferroviari, nei depositi, nei raccordi civili e militari, di semplice manovrabilità e quindi adatto ad un uso universale.
Gli automotori del tipo "sogliola" vennero forniti anche all'Esercito, all'Aviazione e alla Marina italiana e prestarono servizio anche in Nord Africa, nella seconda guerra mondiale[2]. Prodotto in svariate centinaia di unità hanno prestato servizio nelle Ferrovie dello Stato fino agli anni ottanta e vennero acquisiti anche da numerose società private per il servizio di movimentazione carri merci all'interno dei raccordi ferroviari industriali dove qualche esemplare presta ancora servizio.
Gli automotori del Gruppo 208 ha prestato servizio nelle Ferrovie dello Stato fino agli anni ottanta e vennero radiati tra il 1983 e il 1986; alcuni esemplari vennero acquisiti anche da società private per il servizio di movimentazione carri merci all'interno dei raccordi ferroviari industriali ove qualche esemplare presta ancora servizio.
Gli automotori 206 - 207 e 208 hanno pressoché le stesse dimensioni e caratteristiche; differiscono solo nella motorizzazione e nel peso in servizio, maggiore di una tonnellata nella serie 208.
Gli automotori da manovra 208 erano del tipo ABL IV N, ex gruppi 4205, 4206,4208, 4214, costruiti in 58 esemplari tra il 1939 e il 1952. L'automotore 208.099 costruito nel 1941 venne acquisito nel 1946. Vennero realizzati 43 esemplari, analoghi alle unità del gruppo 208, dispersi per cause belliche.[3]
La motorizzazione era Diesel e venne fornita dalla Fiat con propulsore Fiat 355 da 55 Kw (75 CV) e Fiat 326 da 51 kW (70 CV); le unità 001 - 014 erano munite di propulsore Fiat 355 c con potenza di 55 Kw (75 CV) a 1700 giri al minuto.[3] La trasmissione del moto era a catena di trasmissione e corona dentata con cambio a quattro velocità. Il carrello era a ruote piccole da 500 mm, a due assi motori. La velocità massima era di 300 km/h del tutto sufficiente allo scopo per cui il mezzo era stato costruito.
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