La stazione di Casalmaggiore è una stazione ferroviaria posta lungo la linea Brescia-Parma, a servizio dell'omonima città.
Casalmaggiore stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Casalmaggiore |
Coordinate | 44°59′34.8″N 10°25′30″E |
Linee | ferrovia Brescia-Parma |
Storia | |
Stato attuale | in uso |
Attivazione | 1884 |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione in superficie, passante |
Binari | 2 |
Gestori | Rete Ferroviaria Italiana |
Operatori | Trenord |
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La stazione fu attivata il 6 ottobre 1884 come capolinea del breve tronco ferroviario proveniente da Piadena, primo tratta della linea Parma–Brescia–Iseo[1]. Un servizio di omnibus a cavalli collegava la stazione a quella di Colorno, dove da qualche mese era operativo l'altro tronco ferroviario diretto a Parma[2]. In seguito, con l'apertura del tratto ferroviario Colorno-Mezzani il servizio a cavalli fu limitato a quest'ultima fermata[3].
Alla conclusione dei lavori di costruzione del ponte sul Po[4], il 23 maggio 1887 si aprì il tratto ferroviario mancante[5]. Dal 1888 al 1954, presso il piazzale antistante il fabbricato viaggiatori fu presente un binario di scalo della tranvia Cremona-Casalmaggiore per facilitare l'interscambio di merci in quanto non fu ammesso il trasporto cumulativo di merci fra la rete tranviaria e quella ferroviaria[6].
L'impianto inizialmente fu gestito dalla Società per le Ferrovie dell'Alta Italia (SFAI)[7]. Nel 1885 fu inserita nella Rete Adriatica con esercizio svolto a cura della Società Meridionale, che svolse tale funzione fino al 1905, anno in cui la stazione passò alle Ferrovie dello Stato (FS).
Nel 1911, fu inaugurato il grande zuccherificio di Casalmaggiore, dotato di un proprio fascio di binari raccordato con lo scalo merci della stazione.
A causa degli eventi bellici, durante la seconda guerra mondiale il servizio sulla Brescia-Parma fu sospeso. L'11 ottobre 1945 il servizio riprese, ma solo per il tratto diretto a Brescia[8]. Casalmaggiore rimase stazione di testa fino all'11 agosto 1947, quando fu riaperto il servizio sul ponte del Po e sulla restante tratta fino a Parma[9].
Alle FS, nel 2000, subentrò nella gestione della linea la società Rete Ferroviaria Italiana (RFI).
Sotto tale gestione, l'intera linea fu dotata del sistema d'esercizio con Dirigente Centrale Operativo; il relativo apparato ACEI di stazione fu attivato il 14 dicembre 2008[10].
Nell'estate del 2016 e in quella del 2019, RFI svolse dei lavori di consolidamento del ponte sul fiume Po. In quel periodo, la stazione di Casalmaggiore tornò a essere capolinea del servizio fino a Brescia, mentre un autoservizio sostitutivo copriva la restante tratta[11].
La stazione conta due binari per il servizio passeggeri.
Lo scalo merci, dotato di magazzino, dopo un periodo di declino dei traffici fu affiancato nel 1995 da un nuovo scalo su un'area di 70.000 m²[12]; tale infrastruttura risultò particolarmente attiva fino al 2014, allorché entrò in funzione il nuovo centro logistico privato di Piadena[13] in cui la Trasporti Pesanti, azienda precedentemente basata a Casalmaggiore, trasferì la propria sede. Traffici di tipo sporadico possono comunque essere riattivati[14].
La stazione di Casalmaggiore è servita dai treni regionali della relazione Brescia-Parma, eserciti da Trenord e cadenzati a frequenza oraria[15] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Lombardia.
Fra il 1888 e il 1954, presso il piazzale antistante alla stazione era presente un binario di scalo della tranvia Cremona-Casalmaggiore, fino al 1934 completata con un'estensione verso Ponte Majocche, per agevolare lo scambio di merci tra la rete tranviaria provinciale di Cremona e le FS[16].
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