Le carrozze "tipo 1959" delle Ferrovie dello Stato erano una serie di carrozze passeggeri costruite all'inizio degli anni sessanta del XX secolo per servizi di prestigio.
Carrozze tipo 1959 | |
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Carrozza | |
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Anni di progettazione | 1959 |
Anni di esercizio | 1961- giugno 2001 (cuccette trasformate fino a dicembre 2005) |
Scartamento | 1435 mm |
Costruite pochi anni dopo le carrozze "tipo 1955/57", condividevano con esse alcune caratteristiche innovative che le differenziavano dalle costruzioni precedenti, quali la lunghezza aumentata a 23.672 mm[1] e la riduzione del numero degli scompartimenti, in seconda classe, da 10 a 9[2]. Si differenziavano invece per la maggiore altezza (4.076 mm contro 3.986)[3] e per la presenza di aeratori sul tetto in corrispondenza di ogni scompartimento.
Le carrozze "tipo 1959" vennero costruite in 1.259 unità[2], ripartite in varie serie di prima classe (Az), di seconda classe (Bz), miste (ABz), di seconda classe con compartimento ristoro (BRz), di seconda classe a cuccette (Bcz) e miste a cuccette (AcBcz)[4]. Le carrozze a cuccette, a causa della presenza di uno scompartimento di servizio, presentano una lunghezza maggiore delle altre (24.672 mm)[2].
Le prime carrozze consegnate montavano carrelli di tipo 27, mentre le serie successive al 1963-64 furono equipaggiate con i più moderni carrelli tipo 24, poi montati anche su alcune unità delle prime forniture[5] Questa caratteristica ha permesso di elevare le carrozze al Rango B, mentre su gran parte di esse, grazie all'adozione dei carrello 24 Au, la velocità massima passa da 140 a 160 km/h, fattore che ne ha permesso un proficuo e frequente utilizzo anche accoppiate alle più moderne carrozze UIC-X. A partire dagli anni Ottanta le sole vetture a cuccette furono inoltre sottoposte ad un intervento di ricostruzione delle testate, accompagnato dalla sostituzione delle porte originarie con altre in alluminio (a somiglianza di quanto avvenuto per le vetture UIC-X) e dall'installazione a livello degli intercomunicanti di tubolari in gomma in luogo dei mantici. La livrea era inizialmente in colore castano, con tetto color alluminio; facevano eccezione alcune unità dipinte in livrea azzurro e celeste, destinate ad entrare in composizione al "Treno Azzurro"[5]. Le ultime serie entrarono in servizio già nella nuova livrea grigio ardesia, successivamente estesa al resto del gruppo[5], sostituita negli anni ottanta dal grigio beige con fascia dei finestrini in "rosso fegato", simile alle carrozze X[4].
Contrariamente alle previsioni, le carrozze "tipo 1959" furono utilizzate solo saltuariamente nei servizi di prestigio per cui erano state realizzate[6]: presto relegate ai servizi locali a causa dell'arrivo delle carrozze X, furono ritirate dal servizio con l'attivazione dell'orario di giugno 2001. Attualmente, in qualità di rotabili storici, ne sono conservati in ordine di marcia diversi esemplari, utilizzati in composizione ai treni d'epoca di Fondazione FS.
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