La stazione di Osidda fu una stazione ferroviaria al servizio del comune omonimo (ma posta nel territorio comunale di Pattada), lungo la ferrovia Tirso-Chilivani.
Osidda stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Pattada |
Coordinate | 40°31′41.4″N 9°10′07.7″E |
Linee | Tirso-Chilivani |
Storia | |
Stato attuale | dismessa |
Attivazione | 1893 |
Soppressione | 1969 |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione ferroviaria passante in superficie |
Binari | 3 |
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La stazione fu costruita a fine Ottocento in contemporanea alla linea ferroviaria che l'avrebbe attraversata, la Tirso-Chilivani, per conto della Società italiana per le Strade Ferrate Secondarie della Sardegna, titolare della concessione della nuova infrastruttura. L'apertura all'esercizio della scalo avvenne il 1º aprile 1893[1][2], data di attivazione del tronco Tirso-Ozieri che completava la ferrovia.
Da quel momento in poi la stazione fu attiva al servizio del piccolo comune alle porte della Barbagia, nonostante i circa otto chilometri di distanza tra il borgo e il suo scalo ferroviario[3]. Passata dalla gestione SFSS a quella della Ferrovie Complementari della Sardegna nel 1921, la stazione osiddese restò in attività sino al 31 dicembre 1969[4], giorno in cui la Tirso-Chilivani fu definitivamente chiusa al traffico ferroviario. L'impianto fu quindi successivamente smantellato e abbandonato[3].
L'impianto, di cui rimangono esclusivamente i ruderi di alcuni fabbricati[3], era situato lungo il tracciato della odierna SS 128 bis a circa otto chilometri a ovest di Osidda[3]. Dal punto di vista ferroviario aveva caratteristiche di stazione passante[3], essendo dotata di tre binari[3] a scartamento da 950 mm: da quello di linea si diramava a ovest un binario passante[3], dotato di prolungamento tronco in direzione Tirso; sul lato opposto invece aveva origine un tronchino terminante dinanzi a un piano caricatore per le merci[3].
L'edificio principale della stazione era il fabbricato viaggiatori, avente caratteristiche di casa cantoniera doppia[5] (la numero tre della Tirso-Chilivani): si trattava di una costruzione a due piani a pianta rettangolare[3], con tetto a falde e cinque luci per piano sul lato binari[3]. Un ulteriore fabbricato di servizio era invece utilizzato come alloggio per il personale[3].
La fermata fu servita dalle relazioni merci e viaggiatori espletate dalle SFSS e in seguito dalle FCS.
Durante il periodo di attività ferroviaria nell'impianto era presente una sala d'attesa, ospitata nel fabbricato viaggiatori.
Osidda | ||||||||
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Direzione | Stazione precedente | Ferrovia | Stazione successiva | Direzione | ||||
Tirso | ![]() |
Benetutti-Nule † | ![]() |
Tirso-Chilivani † (41+747) |
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Buddusò † | ![]() |
Chilivani |
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