La stazione di Milano Porta Nuova, indicata anche a livello informale come stazione delle Varesine, fu la denominazione assunta nel 1931 di una parte della vecchia stazione centrale milanese che non fu dismessa in occasione dell'apertura della nuova stazione Centrale.
Milano Porta Nuova stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Milano |
Coordinate | 45°28′50.58″N 9°11′46.17″E |
Linee | Milano-Varese |
Storia | |
Stato attuale | Dismessa |
Attivazione | 1931 |
Soppressione | 1961 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, di testa |
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![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Elettrificazioni a terza rotaia delle Ferrovie dello Stato. |
Quando nel 1901 fu elettrificata la linea per Varese e Porto Ceresio, un fascio di binari situati nel piazzale ovest furono attrezzati con alimentazione elettrica a terza rotaia a corrente continua da 650 volt.
Nel 1931, con la dismissione della stazione centrale si decise di mantenere provvisoriamente in funzione tale sezione. Fu ridenominata Milano Porta Nuova, riprendendo il nome di due precedenti stazioni milanesi: quella del 1840 e quella del 1850.
Poiché si attestavano soprattutto i convogli destinati a Varese, la stazione fu conosciuta informalmente con il nome di Varesine.
Solo in epoca successiva la linea è stata elettrificata con alimentazione aerea a 3000 volt in corrente continua.
L'arretramento della stazione di Porta Nuova nell'area della stazione merci PV fu previsto nel Piano milanese del 1953 e fu dettato dalla necessità di liberare una vasta area centrale per la città, che si sarebbe raccordata a quelle già designate per ospitare il nuovo Centro Direzionale.
La stazione di Porta Nuova fu dismessa il 5 novembre 1961 a causa dei lavori di costruzione del nuovo impianto di Porta Garibaldi che fu aperto nel 1963[1].
L'assenza tuttavia di provvedimenti concreti volti a frenare la terziarizzazione del centro, avvantaggiando l'insediamento sulle nuove aree, sancì il fallimento del progetto relativo al Centro Direzionale di Milano, tanto che l'intera superficie occupata dallo scalo rimase inedificata fino al 1978, quando fu formalmente bloccata dal comune e dichiarata di interesse generale.
Parte dell'area, rimasta a terra battuta e incolto, fu occupata da un luna park che assunse il nome de "Le Varesine", conservando la tradizione del nome[2], e per anni fu anche l'area di attendamento dei circhi che si fermavano in città per gli spettacoli durante la stagione invernale.
Nel 2004, fu approvato un progetto di urbanizzazione, denominato Progetto Porta Nuova, che eliminò il luna park ed avviò un programma di riqualificazione urbana per l'area.
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