La stazione di Caldè è una fermata ferroviaria posta sul tronco comune alle linee Luino-Milano e Novara-Pino.
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Caldè stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Castelveccana |
Coordinate | 45°56′44.22″N 8°39′47.69″E |
Altitudine | 213 m s.l.m. |
Linee | ferrovia Luino-Milano e ferrovia Luino-Novara |
Storia | |
Stato attuale | in uso |
Attivazione | 1927 |
Caratteristiche | |
Tipo | fermata in superficie, passante |
Binari | 1 |
Gestori | Rete Ferroviaria Italiana |
Dintorni | Chiesa di Santa Veronica
Rocca di Caldé Monumento ai marinai |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
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Cadenazzo S 20 | ||||||
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Magadino-Vira | ||||||
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San Nazzaro | ||||||
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Ranzo-Sant'Abbondio | ||||||
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Pino-Tronzano | ||||||
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Maccagno | ||||||
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Colmegna | ||||||
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Luino | ||||||
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Porto Valtravaglia | ||||||
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Caldè | ||||||
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Laveno-Mombello (→ FNM) | ||||||
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Sangiano | ||||||
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Besozzo | ||||||
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Travedona-Biandronno | ||||||
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Ternate-Varano Borghi | ||||||
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Mornago-Cimbro | ||||||
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Besnate | ||||||
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Gallarate S 50 |
Serve il centro abitato di Caldè, frazione del comune di Castelveccana.
L'attuale fabbricato viaggiatori, costruito nello stile del razionalismo italiano in voga all'epoca, venne edificato negli anni 1920, in luogo del preesistente casello ferroviario risalente all'anno 1882, nel quale venne attivata la linea Novara-Pino, realizzata per collegare la linea del Gottardo con la pianura padana e il porto di Genova.
Dal 1884 è percorsa anche dalla linea Luino-Milano, attivata in quell'anno.
L'edificazione della nuova stazione ferroviaria, fu a quanto pare il risultato tangibile dell'interessamento del gerarca Ernesto Torrusio, vice podestà di Milano, presidente nel biennio 1928-29 della FC Inter, e del commendator Ezio Granelli, rappresentante farmaceutico e già proprietario della Sanpellegrino S.p.A. dal 1924 al 1957, entrambi villeggianti abituali nella località sulla sponda magra, poco distanti dalla stazione.
Lo scalo è inoltre il luogo dove è ambientato il libro di Alberto Boldrini La stazione di Caldè: i fratelli Albertoli ed altri eroi.
La fermata è dotata di un fabbricato viaggiatori costruito nello stile del razionalismo italiano a un solo piano, che a oggi è chiuso all'utenza e ha gli ingressi murati per evitare azioni vandaliche.
Il sedime comprende un unico binario passante, servito da una singola banchina ubicata sul lato del fabbricato viaggiatori.
La stazione di Caldè è servita da treni della linea S30 della rete celere del Canton Ticino, eserciti da TiLo a frequenza bioraria, intercalati da treni regionali Luino-Gallarate di Trenord, anch'essi a frequenza bioraria, per una frequenza complessiva di un treno ogni ora per direzione[1].
Dal 13 dicembre 2013 la tratta Luino-Novara è sospesa al servizio viaggiatori.
È gestita da Rete Ferroviaria Italiana, che ai fini commerciali classifica l'impianto in categoria bronze.
Altri progetti
Caldè | ||||||||
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Direzione | Stazione precedente | Ferrovia | Stazione successiva | Direzione | ||||
Luino | ![]() |
Porto Valtravaglia | ![]() |
Luino-Oleggio (42+092) |
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Laveno-Mombello | ![]() |
Milano Oleggio |
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