La stazione di Arenzano fu la prima stazione che servì il comune di Arenzano. Era situata sul tracciato a binario unico da Cava Lupara a Cogoleto, soppresso nel 1968 e sostituito da un nuovo tratto a doppio binario quasi tutto in galleria sul quale si trova il nuovo impianto in funzione.
Arenzano stazione ferroviaria
Veduta del piazzale antistante la stazione in una cartolina di fine '800
Vista del piazzale binari con locomotiva a vapore di RM
La stazione venne inaugurata il 25 maggio 1868 in concomitanza con l'apertura del tronco da Voltri a Savona della linea Genova-Ventimiglia[1][2].
Nel 1905 vennero stanziate 600.000 lire per la sistemazione della stazione[3].
Il 1º settembre 1916 venne attivato l'esercizio a trazione elettrica, a corrente alternata trifase; essa venne sostituita dalla corrente continua nel maggio del 1964[4][5].
Il 22 dicembre del 1957, alle ore 23:00 circa vi fu un grave incidente tra il rapido Milano-Ventimiglia e il direttissimo Nizza-Roma[6].
All'apertura della nuova stazione il vecchio impianto, un secolo dopo l'apertura, venne dismesso insieme a tutto il vecchio tracciato.
Strutture e impianti
Fabbricato viaggiatori nel 2007
La stazione disponeva di un fabbricato viaggiatori, di uno scalo merci dato da un piano caricatore, un magazzino e da un tronchino di raccordo. La stazione possedeva tre binari, due atti a servire i treni passeggeri in quanto muniti di banchine ed un terzo per lo scalo merci. Vi era anche un piccolo fabbricato adibito ai servizi igienici.
In seguito alla soppressione vennero effettuati lavori di smantellamento per tutto il piazzale binari e per lo scalo merci di cui non rimane più nulla. Il solo fabbricato viaggiatori si è salvato dall'abbattimento e al 2014 è utilizzato come sede del comando di polizia locale di Arenzano e come sede della croce rossa italiana[7].
In seguito il sedime, prima di allora abbandonato, venne riconvertito ad uso ciclabile per la pista ciclabile della Riviera Ligure[8].
Note
Genova-Savona andata e ritorno. Storia illustrata del trasporto pubblico tra Genova Savona e l'entroterra, op. cit.
Adriano Betti Carboncini, La ferrovia ligure (1ª parte), in "I Treni Oggi", anno XIII, n. 126 (maggio 1992), p. 15. ISSN0392-4602 (WC·ACNP)
Rivista generale delle ferrovie e dei lavori pubblici, Volume 23, op. cit.
Adriano Betti Carboncini, La ferrovia ligure (1ª parte), in "I Treni Oggi", anno XIII, n. 126 (maggio 1992), p. 19. ISSN0392-4602 (WC·ACNP)
Approfondimenti - La trazione elettrica in corrente alternata trifase in Italia - Parte 4, op. cit.
Vedi il primo collegamento esterno.
Lo testimoniano due cartelli, uno appeso alla pensilina in ferro battuto posta sul muro rivolto verso la strada a mo' di cartello di stazione ed un altro appeso al muro del fabbricato.
Vi è del materiale fotografico al riguardo in Variante di tracciato Genova Voltri-Finale Ligure Marina - Ferrovie abbandonate, coll. esterno..
Parlamento italiano, Atti parlamentari della Camera dei deputati, tipografia Eredi Botta, 1883.
Parlamento italiano, Atti parlamentari dello Senato, Volume 14, tipografia Eredi Botta, 1904.
Rivista generale delle ferrovie e dei lavori pubblici, Volume 23, 1905.
Rivista generale delle ferrovie e dei lavori pubblici, Volume 24, 1906.
Parlamento italiano, Camera dei Deputati, Atti del Parlamento italiano: Discussioni, Volume 2, Parte 2, tipografia Eredi Botta, 1904.
Touring Club Italiano, Guida d'Italia, Liguria, Touring Editore s.r.l., 1982. ISBN 88-365-0009-9
Adriano Betti Carboncini, La ferrovia ligure (1ª parte), in "I Treni Oggi", anno XIII, n. 126 (maggio 1992). ISSN0392-4602 (WC·ACNP)
Corrado Bozzano, Claudio Serra, Roberto Pastore, Genova-Savona andata e ritorno. Storia illustrata del trasporto pubblico tra Genova Savona e l'entroterra, Frilli editore, 2007.
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