Le locomotive del gruppo poi FS 600 sono state delle locomotive a vapore progettate e costruite dapprima dalla Rete Adriatica che le immatricolò nel proprio gruppo 380 e, dopo la statalizzazione, dalle Ferrovie dello Stato, e destinate al traino dei treni viaggiatori su linee pianeggianti o con modeste pendenze.
Locomotiva FS 600 già RA Gr. 380 | |
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Locomotiva a vapore | |
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Anni di progettazione | 1903 |
Anni di costruzione | 1904 - 1910 |
Anni di esercizio | 1905 - 1969 |
Quantità prodotta | 248 |
Costruttore | Ansaldo, Costruz.Mecc.Saronno
, Henschel & Sohn,Fabbrica locomotive di stato ungheresi, Schwartzkopff, Sigl Wiener, Kessler, Soc.Alzasiana. |
Locomotiva | |
Massa in servizio | 50 t (1 serie) 54 t (2 serie) |
Massa aderente | 39,9 t (1 serie) 42,9/43 t (2 serie) |
Massa vuoto | 46 t (1 serie) 49,5 (2 serie) |
Tipo di motore | a vapore |
Alimentazione | carbone |
Velocità massima omologata | 80 km/h |
Rodiggio | 1-3-0 |
Diametro ruote motrici | 1.610 mm |
Portanti anteriori | 840 mm |
Distribuzione | a cassetto cilindrico, sistema Walschaert |
Tipo di trasmissione | a bielle |
Numero di cilindri | 2 interni |
Diametro dei cilindri | 430/610 (1 serie) 410/650 mm |
Corsa dei cilindri | 700 mm |
Superficie griglia | 2,30 m² |
Superficie riscaldamento | 117,40 (1 serie) 151,29 (2 serie) 153,74 (da 6201 a 6248) m² |
Pressione in caldaia | 14 bar |
Dati tratti da: *Ferrovie dello Stato. Direzione generale. Servizio Trazione, Album dei tipi delle locomotive ed automotrici, Firenze, Ferrovie dello Stato, 1915, vol. I, tavv. 96-100. Rist. anast.: Colleferro, Editrice di storia dei trasporti, 1978; Ponte San Nicolò, Duegi, 2005 |
Vengono considerate le prime locomotive a vapore italiane di concezione moderna[1].
Il progetto della "380" venne sviluppato dalla Rete Adriatica qualche anno prima della nazionalizzazione delle ferrovie del 1905 e fu il capostipite di una lunga serie di locomotive, costruite successivamente che ne ripresero l'impostazione tecnica generale come il gruppo 625. La macchina venne ideata coma tuttofare e segnò una svolta nella tradizione progettuale italiana in quanto fu la prima locomotiva ad adottare il cosiddetto "carrello italiano" a la doppia espansione a cilindri interni[2]. Vennero costruite in 248 esemplari tra il 1904 ed il 1910. A partire dal 1929 la maggior parte delle locomotive venne trasformata e assunse il nuovo numero di gruppo 625 mantenendo la propria numerazione ma con il numero 3 al posto della prima cifra. Dall'inizio del 1936 venne iniziata la demolizione delle locomotive 600 che erano rimaste senza la trasformazione.
La caratteristica principale del nuovo gruppo era quella dell'introduzione del carrello italiano che Giuseppe Zara[3], dell'Ufficio Studi del Materiale della Rete Adriatica, aveva ideato modificando il progetto del carrello Krauss Helmholtz, e sperimentato sulle locomotive elettriche trifase E.360, in conseguenza di ciò la prima sala accoppiata aveva uno spostamento trasversale di 40 mm.
La locomotiva era a vapore saturo, a doppia espansione e con il motore monoblocco a 2 cilindri interni, con quello di sinistra funzionante ad alta pressione e quello di destra a bassa pressione. Il diametro del cilindro ad alta pressione era di 430 mm e di 610 mm quello del cilindro a bassa pressione. Le bielle motrici erano all'interno; la configurazione scelta assicurava un buon bilanciamento delle masse alternative con un minore effetto di serpeggiamento rispetto alle macchine simili ma con motore esterno[4]. La pressione del vapore in caldaia raggiungeva i 14 bar. La distribuzione era di tipo Walschaerts con distributori a stantuffo. Le prime 50 locomotive avevano il sistema di lubrificazione Nathan, mentre le successive adottarono la più efficiente pompa di lubrificazione Friedmann. Le locomotive nacquero dotate di freno automatico ad aria compressa Westinghouse e presa di vapore per il riscaldamento delle vetture viaggiatori. Per le unità della prima serie, provenienti dalle reti Adriatica, il tender adottato era quello a tre assi comune alla locomotiva 290; per le locomotive successive quello unificato da 12 metri cubi comune ai gruppi 625, 730 e 740. Le locomotive del gruppo 600 avevano un rodiggio 1-3-0 e raggiungevano la velocità di 80 km/h.
A partire dal 1929 un grosso lotto di 153 unità venne trasformato radicalmente con l'applicazione del surriscaldatore e mediante il montaggio della nuova distribuzione a valvole sistema Caprotti e divenne il sottogruppo 625.3xx che svolse servizio fino alla fine degli anni sessanta. La locomotiva sperimentale era stata la 600.168 che aveva ricevuta la caldaia a vapore surriscaldato del gruppo 625 ed era stata rinumerata 601.168.
Depositi Locomotive di assegnazione:
600.148 > 625.308
Matricole | Anni di costruzione | Costruttori | Note |
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600.001-008 | 1904 | Ansaldo, Sampierdarena | ex RA 3813-3820 |
600.009-028 | 1905 | Ansaldo, Sampierdarena | |
600.029-038 | 1905 | Costruzioni Meccaniche, Saronno | |
600.039-048 | 1904 | Costruzioni Meccaniche, Saronno | ex SFM 3801-3810 |
600.049-050 | 1904 | Ansaldo, Sampierdarena | ex SFM 3811-3812 |
600.051-063 | 1906 | Costruzioni Meccaniche, Saronno | |
600.064-076 | 1907 | Costruzioni Meccaniche, Saronno | |
600.077-090 | 1907 | Ansaldo, Sampierdarena | |
600.091-096 | 1908 | Ansaldo, Sampierdarena | |
600.097-105 | 1906 | Fabbr. Loc. Stato Ungherese | |
600.106-114 | 1906 | Schwartzkopff, Berlino | |
600.115-122 | 1906 | Sigl, Wiener Neustadt | |
600.123-126 | 1907 | Sigl, Wiener Neustadt | |
600.127-134 | 1906 | Hartmann, Chemnitz | |
600.135-138 | 1907 | Hartmann, Chemnitz | |
600.139-147 | 1906 | Soc. Alsaziana, Grafenstaden | |
600.148-153 | 1906 | Maschinenfabrik, Essligen | |
600.154-156 | 1907 | Maschinenfabrik, Essligen | |
600.157-168 | 1907 | Sigl, Wiener Neustadt | |
600.169-180 | 1907 | Costruzioni Meccaniche, Saronno | |
600.181-183 | 1906 | Schwartzkopff, Berlino | |
600.184 | 1907 | Schwartzkopff, Berlino | |
600.185-187 | 1906 | Schwartzkopff, Berlino | |
600.188-200 | 1907 | Schwartzkopff, Berlino | |
600.201-234 | 1906 | Henschel, Cassel | |
600.235-246 | 1906 | Sigl, Wiener Neustadt | |
600.247-248 | 1906 | Henschel, Cassel | ex SIFV (SV) 21-22 |
Altri progetti
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