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La stazione di Paratico-Sarnico è la stazione ferroviaria di testa della linea Palazzolo-Paratico. È ubicata nel territorio comunale di Paratico, in provincia di Brescia, nei pressi della rinascita del fiume Oglio dal Lago d'Iseo e a poche centinaia di metri dalla località turistica bergamasca di Sarnico.

Paratico-Sarnico
stazione ferroviaria
Il fabbricato viaggiatori
Localizzazione
Stato Italia
LocalitàParatico
Coordinate45°39′52.92″N 9°57′21.49″E
Lineeferrovia Palazzolo-Paratico
Storia
Stato attualeAttiva per usi turistici
Attivazione1876
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, di testa
GestoreRete Ferroviaria Italiana
InterscambiNavigazione lacuale

La gestione delle strutture e degli impianti sono di competenza di RFI SpA. Di fatto la stazione è inattiva, ad eccezione delle corse turistiche organizzate dalla FTI - Ferrovie Turistiche Italiane.


Storia


Fu costruita tra il 3 agosto 1874 e il gennaio 1875 dalla società che ottenne l'appalto per la costruzione del lotto della ferrovia Palazzolo-Paratico relativo al territorio di Paratico[1].

Fu aperta all'esercizio il 31 agosto 1876 quando fu inaugurata la ferrovia per Palazzolo sull'Oglio. Inizialmente la denominazione dello scalo era semplicemente quella di Paratico. Nel 1880 il comune di Sarnico richiese che negli orari ferroviari comparisse la dicitura Paratico-Sarnico, perché ritenuta maggiormente orientativa per quei viaggiatori che non risiedevano nella zona[2]. Tuttavia la richiesta fu esaudita solamente agli inizi del XX secolo[3].


Strutture e impianti


All'origine, la stazione era collocata alla progressiva chilometrica 9+648 della Palazzolo-Paratico, con un piazzale a tre binari di cui il primo servito da un marciapiede, mentre gli altri erano impiegati per le manovre e per l'immissione di convogli sul vicino imbarcadero di Rivatica. Complessivamente l'impianto era dotato di un fabbricato viaggiatori, di un dormitorio con annessa rimessa locomotive, un piano caricatore e una piattaforma girevole da quattro metri. Fino al 1994 era presente anche un magazzino merci, demolito in quell'anno per motivi di sicurezza.

Dopo i lavori svolti nell'estate 2010, la stazione è stata dotata di un nuovo piazzale binari, ribattezzato Piazzale Sud, posto all'altezza della rimessa locomotive. Esso è a due binari, di cui uno servito da marciapiede. L'originario piazzale è stato disarmato contestualmente.


Il fabbricato viaggiatori


Lato ferrovia ripreso da oriente (2008)
Lato ferrovia ripreso da oriente (2008)

L'edificio è a pianta rettangolare, composto da un corpo centrale su due livelli fuori terra e da due ali laterali di un unico piano. Sopra l'ala ovest si trova un vano che non faceva parte del progetto originario in quanto è stato aggiunto nel secondo dopoguerra. L'esterno è caratterizzato dalla presenza di mattoni a vista che definiscono alcuni particolari architettonici come le lesene, gli archi, gli stipiti delle finestre e le fasce marcapiano.

Il lato campagna è rivolto a nord. Al piano terra del corpo centrale sono presenti tre grosse aperture ad arco delineate da una cornice di mattoni con chiave di volta in pietra di Sarnico. Dal 1956 le tre aperture sono dotate di porte in legno e vetro. Al primo piano sono presenti tre aperture allineate con quelle sottostanti, mentre le due ali laterali sono dotate di finestre ad arco incorniciate da mattoni a vista e chiave di volta in pietra di Sarnico. Sotto il cornicione, al centro, è presente un abbaino cieco su cui è posto l'orologio.

Il lato ferrovia, rivolto a meridione, presenta diverse simmetrie con il fronte opposto. Le differenze notevoli sono site nel corpo centrale, al piano terra, dove l'apertura centrale è di dimensioni inferiori alle due laterali ed è cieca. Inoltre, le due ali al piano terra, presentano due aperture, anziché due finestre.

I due lati minori, ad est e a ovest, sono caratterizzati entrambi da tre spazi vuoti e pieni che si alternano.

All'interno del piano terra del corpo centrale si trovava la stanza del Capostazione e la sala d'attesa, unica per le tre classi di viaggiatori. Il primo piano era dedicato all'abitazione del capostazione; nel 2008 l'appartamento risulta affittato a privati. L'ala laterale orientale era specifica per l'Ufficio Movimento, mentre quella occidentale era riservata al Capoufficio Statistiche che curava il trasporto di merci dello scalo e della società di navigazione iseana[4].

Sulla base di un contratto quinquennale di comodato gratuito stipulato nel 2004 con Ferservizi, la FTI - Ferrovie Turistiche Italiane ha risistemato la sala d'attesa e restaurato la biglietteria[5].


Il magazzino merci


L'edificio è stato demolito il 29 giugno 1994 per motivi di sicurezza[6].

Si presentava a pianta rettangolare e comprendeva un piano caricatore coperto e un deposito per le merci. Il piano caricatore era sopraelevato ed era attraversato da un binario. Due aperture ai lati occidentale e orientale permettevano ai vagoni di transitare sopra il binario e poter essere caricati o scaricati dalla manovalanza presente nel deposito. L'accesso a quest'ultimo era garantito da due aperture disposte ai lati ovest ed est a livello del piano caricatore.

L'esterno era ornato da lesene e cornicioni in mattoni a vista. La copertura era a due spioventi[7].


Il dormitorio e la rimessa locomotive


La rimessa locomotive nel 2010.
La rimessa locomotive nel 2010.

Il fabbricato del dormitorio, utilizzato dal personale di macchina per le soste notturne, è accorpato all'edificio della rimessa locomotive (RL).

Entrambi gli edifici riprendono lo stesso stile architettonico del fabbricato viaggiatori della stazione con lesene, cornicioni e stipiti delle finestre in mattoni a vista.

La rimessa presenta due grosse aperture ai lati orientale e occidentale incorniciate da mattoni a vista e dotate di arco a sesto molto ribassato. Il lato settentrionale è caratterizzato da quattro finestre con arco a sesto molto ribassato le quali si alternano con le lesene in mattoni. La copertura dell'edificio è crollata in parte nel 1996.

Il dormitorio si eleva su tre piani fuori terra. Al piano terra del lato meridionale è posto l'ingresso, affiancato da tre finestre. Nei due livelli superiori si collocano quattro finestre per piano, centrate con le aperture inferiori, di dimensione variabile e ornate da cornici in mattoni con arco a sesto molto ribassato. All'interno, al piano terra era ubicata l'abitazione del custode e lo spogliatoio, mentre i dormitori erano posti al primo piano. Il secondo piano era dotato di un deposito d'acqua e due camere[8].

Nel 1965, le Ferrovie dello Stato ristrutturarono l'edificio del dormitorio allo scopo di poter essere utilizzato da dodici persone[6].


La piattaforma girevole


La piattaforma girevole nel 2008.
La piattaforma girevole nel 2008.

La piattaforma girevole era ubicata al termine del primo binario del piazzale originario. Era necessaria per ruotare di 180 gradi le locomotive a vapore dei treni che giungevano da Palazzolo, allo scopo di utilizzarle per il tragitto di rientro.

Quella di Paratico-Sarnico ha un'ampiezza di quattro metri ed è stata costruita dall'impresa belga Terrenoire et Besseges nel 1876, come testimoniato dalle scritte presenti sulla piattaforma stessa. In corrispondenza di una di queste, si trova un piccolo prolungamento necessario a depositare il tender.

La piattaforma fu utilizzata fino alla cessazione della trazione a vapore. Il lavoro di giramento delle locomotive era manuale[9].

Negli anni cinquanta, a fianco della piattaforma girevole, fu posizionato un serbatoio in ferro per il gasolio ricavato da un cassone dell'acqua di una locomotiva a vapore. Agli inizi del XXI secolo è stato demolito, perché in pessimo stato di conservazione[10]. Dopo la demolizione del piazzale, nel 2010 è stata mantenuta in attesa di una sua monumentazione.


Imbarcadero di Rivatica


L'Imbarcadero nel 2008
L'Imbarcadero nel 2008

Lo scalo merci era situato presso la località di Rivatica dopo il passaggio a livello alla progressiva chilometrica 9+883.

L'imbarcadero era caratterizzato da un piazzale composto da dieci binari con la presenza di due deviatoi tripli. Era dotato di una pesa per carri del 1919, di varie calate a lago per il trasbordo di merci dai carri ai natanti e di una carbonaia[10][11].

Per il servizio di trasferimento dei carri merci sulle chiatte erano impiegati due pontili a travate metalliche da 13,45 metri, ancora esistenti. Le travate erano comandate da un sistema a catene, poste su due torrette metalliche ai lati dei pontili, che permetteva di regolare in altezza i pontili, adeguando il piano del ferro a quello delle chiatte[10].

La carbonaia è stata costruita nell'ultimo decennio del XIX secolo come deposito del carbone necessario alle locomotive a vapore e al rimorchiatore delle chiatte. Era dotata di un piano caricatore per il carico e lo scarico dai vagoni. L'edificio è a pianta rettangolare, in muratura, con lesene e cornicioni in mattoni a vista. Negli anni settanta del XX secolo, la carbonaia fu utilizzata dalla ditta Modina, il cui nome compare all'esterno dell'edificio[12].

Dopo la cessazione del trasporto combinato treno-chiatta (1998), il comune di Paratico ha coperto con la terra l'area dei binari, per motivi di sicurezza[11]. A partire dal 2010, l'area è stata tramutata a giardino pubblico: la carbonaia è stata riconvertita a locale di ristorazione, mentre i pontili e alcuni tracciati dei binari sono stati monumentati.


Movimento


L'impianto ferroviario funge da stazione di regresso per l'esercizio a spola della Palazzolo-Paratico. La dirigenza del movimento è quindi assunta dal Dirigente Movimento della stazione di Palazzolo sull'Oglio che si avvale in questo ruolo della collaborazione del personale dei treni.

Per il particolare sistema di esercizio, è vietata la sosta di materiale rotabile nel piazzale della stazione durante la circolazione dei treni a spola sulla linea ferroviaria. Di conseguenza, da Palazzolo è impossibile immettere alcun treno in direzione di Paratico-Sarnico, se quello che lo precede sulla linea non ha compiuto il regresso e non è tornato indietro.

Il licenziamento dei treni in partenza dalla stazione avviene a cura del Capotreno, dopo aver ottenuto il benestare dal Dirigente Locale di Palazzolo e dopo che si sia accertato della mancata presenza di ostacoli lungo l'itinerario di partenza.[13].


Servizi


La stazione dispone di:


Note


  1. A. Piccinelli, pp. 39-40.
  2. G. Leopardi et al., p. 37.
  3. G. Leopardi et al., pp. 37 e 36.
  4. Per ulteriori approfondimenti vedi A. Piccinelli, pp. 43-47
  5. G. Leopardi et al., p. 103.
  6. G. Leopardi et al., p. 59.
  7. Per ulteriori approfondimenti vedi A. Piccinelli, p. 49
  8. Per ulteriori approfondimenti vedi A. Piccinelli, pp. 47-49
  9. Per ulteriori approfondimenti vedi A. Piccinelli, pp. 49-51
  10. G. Leopardi et al., p. 81.
  11. A. Piccinelli, p. 40.
  12. A. Piccinelli, pp. 51-53.
  13. RFI S.p.A. Fascicolo linea F.O. 28. pp. 13-14

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti


Portale Lombardia
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