La stazione di Sant'Erasmo era, fino al 1953, la stazione terminale di Palermo della linea a scartamento ridotto Palermo-Corleone-San Carlo.
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Palermo Sant'Erasmo stazione ferroviaria | |
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Sant'Erasmo | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Palermo |
Coordinate | 38°06′38.24″N 13°22′44.38″E |
Linee | ferrovia Palermo-Corleone-San Carlo |
Storia | |
Stato attuale | dismessa nel 1953 |
Attivazione | 1886 |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione in superficie, terminale passante |
Binari | 2 + 4 (demoliti dopo la dismissione) |
Note | La parte di stazione ad ovest del fiume Oreto è stata interamente demolita |
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L'idea di tale linea nacque alla metà dell'Ottocento, l'approvazione dei progetti è di pochi decenni dopo, ma la costruzione del percorso e della stazione inizia nel 1884 e viene inaugurata il 20 dicembre 1886; la linea era molto trafficata ed era il mezzo più usato per Corleone fino agli anni cinquanta. Nel 1953 la stazione venne chiusa e il capolinea spostato dal centro cittadino fino alla zona, al tempo estremamente periferica, di Acqua dei Corsari. Nel 1959 la linea venne chiusa e di conseguenza la stazione non venne più utilizzata.
La stazione si trovava presso il Porto di San'Erasmo alla foce del fiume Oreto, quindi molto vicina al centro della città dell'epoca e alla Stazione Centrale. Lo spostamento del capolinea nella seconda stazione che si trova nell'area chiamata Acqua dei Corsari che si trovava fuori dalla città quindi in una posizione abbastanza scomoda per l'utilizzo fece crollare il traffico passeggeri.
La stazione di Sant'Erasmo era posta a cavallo alla foce del fiume Oreto e divisa in due sezioni: la parte ad ovest del fiume era la parte destinata al movimento passeggeri e merci. Vi si trovavano il Fabbricato Viaggiatori e il Magazzino Merci il fascio binari abbastanza corto era composto di due binari passanti e di quattro binari tronchi; tutti e sei si riunivano in un binario tronco terminale per le manovre ad ovest mentre ad est solo i due binari principali si univano in uno con uno scambio posto poco prima del ponte in ferro a travata unica che scavalcava la foce del fiume. Subito dopo il ponte in ferro i binari si tornavano a dividere in due di cui quello di corretto tracciato proseguiva costeggiando la strada fino alla piena linea verso Acqua dei Corsari. Dal lato mare vi erano la piattaforma girevole e il Deposito locomotive con tre binari di ricovero interno, le Officine rotabili, i magazzini e gli edifici accessori e il refettorio. Dal lato ovest il fascio binari, di cui quattro passanti e due tronchi, si riuniva in uno scambio di uscita al binario di corsa. Uno dei binari tronchi serviva un piccolo molo dove trovava posto un piccolo cantiere navale. Successivamente alla chiusura della linea tutta la parte di edifici ferroviari ad ovest dell'Oreto è stata demolita.
La linea non venne utilizzata per decenni quindi l'incuria prese il sopravvento, attualmente l'edificio del deposito locomotive-officina della prima stazione è stato completamente restaurato, riportando alla luce l'antico splendore ed è sede di alcuni spettacoli estivi comunale, in particolare del Kals'art. La seconda stazione, Acqua dei Corsari, a causa dello scarso valore architettonico, non è mai stata restaurata, attualmente è ancora in parte visibile, il tetto e parte dei muro sono andati distrutti e si trova circondata da molti palazzi moderni.
Altri progetti
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San Carlo |
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