La seconda stazione di Milano Porta Nuova era una stazione ferroviaria di Milano e capolinea della linea ferroviaria per Como.
Milano Porta Nuova stazione ferroviaria | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Milano |
Coordinate | 45°28′54.12″N 9°11′28.61″E |
Linee | linea Milano-Como linea Milano-Torino (dacché costruita) |
Storia | |
Stato attuale | Dismessa |
Attivazione | 1850 |
Soppressione | 1864 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie, di testa, di diramazione dal 1858 |
Note | Chiusa nel 1864 e sostituita dalla stazione di Milano Centrale |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
L'impianto, dismesso dal 1864, sorge lungo via Melchiorre Gioia, lungo quella che era l'alzaia del Naviglio della Martesana, poi coperto.
La stazione fu inaugurata nel 1850 in sostituzione della omonima e adiacente stazione precedente, divenuta insufficiente a smistare l'aumentato traffico ferroviario.
Progettista del complesso fu l'ingegner Alfredo Lecointe, che disegnò uno scalo a 5 binari sormontati da un'ampia tettoia in legno. Scriveva il milanese Ignazio Cantù nel 1853 che «(la stazione) arresta soprattutto per la straordinaria vastità del suo portico murato ai fianchi, e sopraccoperto da arditissimo tetto».[1]
Nel 1858 divenne capolinea anche della linea per Magenta.[2]
La stazione restò in servizio pochi anni: infatti nel 1864 il nodo ferroviario milanese fu concentrato per tutte le linee ferroviarie in un'unica grande stazione centrale, rendendo superflui i due vecchi capilinea passeggeri. La stazione di Porta Nuova venne utilizzata per il traffico merci fino al 1º gennaio 1873[3], quindi fu dismessa e l'edificio adibito a sede della dogana ferroviaria. Attualmente ospita un comando della Guardia di Finanza.
Altri progetti
![]() | ![]() |