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L'Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato era una azienda autonoma italiana, nonché la definizione giuridica delle Ferrovie dello Stato (FS) utilizzata de facto dal 1950 circa.[1][Nota 1]

Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato
Stato Italia
Forma societariaazienda autonoma
Fondazione1º luglio 1905 a Roma
Chiusura31 dicembre 1985 (sostituita dall'ente Ferrovie dello Stato)
SettoreTrasporto
Prodottitrasporto ferroviario

Tale denominazione giuridica, che sostituiva quella di Amministrazione autonoma delle Ferrovie dello Stato, utilizzata fin dal 1905 a seguito della cessazione per riscatto, statuita dalla legge 22 aprile 1905, n. 137, delle preesistenti aziende ferroviarie (Mediterranea, Adriatica, Sicula e altre minori),[2] fu formalizzata nel 1958 con l'ordine di servizio 85/1958.

L'entrata in vigore della legge 17 maggio 1985, n. 210, istitutiva dell'ente "Ferrovie dello Stato" dal 1º gennaio 1986, comportò la cessazione della precedente azienda[3].


Storia


Con la legge n. 259 del 15 giugno 1905 e con legge n. 429 del 7 luglio 1905 fu istituita l'Amministrazione autonoma delle Ferrovie dello Stato (in sigla: FS) sotto la direzione del Ministero dei lavori pubblici, in attuazione della citata legge 137/1905 che prevedeva l'assunzione, a totale carico dello Stato, della proprietà e dell'esercizio della maggior parte delle società di trasporto ferroviarie fino ad allora in mano a varie società private[4][5][6][7].

Dal 1924 le FS vennero poste sotto la giurisdizione del Ministero delle comunicazioni, al quale, dal 1944, subentrò il Ministero dei trasporti. Dal 1935 al 1940 le FS ebbero anche una breve avventura nel settore dell'estrazione petrolifera, poiché erano l'amministrazione presso la quale era inquadrata la gestione speciale autonoma dell'Azienda Italiana Petroli Albanesi.

La denominazione di Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, utilizzata de facto dal 1950 circa[1], fu formalizzata nel 1958 con l'ordine di servizio 85/1958[8].

Trasformata con legge 17 maggio 1985 n. 210 in Ente Ferrovie dello Stato, dal 1992 assunse il nome di Ferrovie dello Stato - Società di Trasporti e Servizi per azioni, diventando nel 2000 Ferrovie dello Stato S.p.A. e dal 2011 Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A..


Organizzazione


La locomotiva a vapore FS 685.173 nel 1931. Progettate dal Servizio Materiale e Trazione e costruite in 391 unità, le locomotive del gruppo 685 sono considerate le migliori locomotive a vapore per treni viaggiatori delle FS. Due di esse sono in uso per la trazione di treni turistici e rievocativi.
La locomotiva a vapore FS 685.173 nel 1931. Progettate dal Servizio Materiale e Trazione e costruite in 391 unità, le locomotive del gruppo 685 sono considerate le migliori locomotive a vapore per treni viaggiatori delle FS. Due di esse sono in uso per la trazione di treni turistici e rievocativi.

Sebbene le FS formalmente fossero un'azienda autonoma in realtà esse disponevano di un'autonomia limitata, in quanto erano subordinate al ministro dei trasporti, che presiedeva il consiglio d'amministrazione, stabiliva tutte le direttive di massima, controllava i programmi ed emanava i decreti di attuazione delle decisioni assunte a livello centrale. Su tutte le materie, oltre certi limiti di gestione economico-finanziaria, doveva legiferare il Parlamento[Nota 2].

L'organizzazione dell'Azienda Autonoma delle FS prevedeva un direttore generale e dieci servizi, distinti in servizi amministrativi e servizi dell'esercizio:[9]

I servizi dell'esercizio, incaricati della produzione vera e propria del trasporto ferroviario, erano cinque:

I servizi amministrativi, insieme agli organi afferenti all'ufficio del direttore generale, eseguivano le attività burocratiche necessarie all'esercizio. Erano cinque:

Le denominazioni e i compiti dei servizi, nel corso degli anni di esistenza dell'Azienda, hanno subito variazioni e adattamenti in seguito ai mutati orientamenti politici, alle esigenze organizzative e alla domanda di trasporto. Ognuno dei servizi aveva proprio personale assegnato. Dalla Direzione generale e dai Servizi dipendevano gli uffici e le strutture di produzione presenti su tutto il territorio nazionale e le rappresentanze commerciali dell'azienda all'estero. L'organizzazione territoriale, in Italia, era ripartita in Compartimenti, istituiti nel 1905 come prosecuzione dell'organizzazione delle preesistenti società private e riorganizzati nel 1908 a seguito della legge 7 luglio 1907, n. 429[10][Nota 4] (dapprima dieci e in seguito quindici)[Nota 5].

A essi si aggiungevano organi dotati di speciali competenze. Alcuni avevano carattere temporaneo, come gli uffici stralcio delle gestioni prestatali che si occuparono, nei primi anni di attività dell'azienda, del passaggio delle consegne da parte delle preesistenti società ferroviarie e delle conseguenti liquidazioni. Altri come l'Istituto sperimentale, ebbero carattere permanente: svolgeva attività di collaudo, ricerca tecnologica applicata, consulenza e normativa sia di laboratorio che esterna anche per conto terzi.

Questa organizzazione rimase sostanzialmente invariata fino alla trasformazione in ente pubblico (1985).

Il Servizio Movimento ed il Servizio Commerciale e del Traffico, nei primi anni'70, furono entrambi investiti dalle mutate esigenze dei traffici viaggiatori e merci.

Il Servizio Movimento pensò all'utilizzo di elaboratori informatici che, già in quegli anni, molte aziende industriali italiane impiegavano nei processi di pianificazione produttiva, commerciale o di controllo gestionale. Fu progettato il Sistema Controllo Centralizzato Rotabili -C.C.R.- per il processo di conoscenza in tempo reale della situazione fisica delle carrozze viaggiatori e dei carri merci, e del loro utilizzo[11].

Il Servizio Commerciale e del Traffico rispose alle mutate esigenze del traffico merci puntando sulla valorizzazione del capitale umano. Nel 1970 fu istituita la nuova attività dei "Consulenti della Clientela per il Traffico Merci"[12].


Cronologia dei direttori generali


La cronologia dei direttori generali è riportata nella tabella seguente:[13]

Nominativo Date Qualifica
ing. Riccardo Bianchiluglio 1905-gennaio 1915Direttore generale
ing. Raffaele De Cornègennaio 1915-febbraio 1920Direttore generale
ing. Raffaele De Cornèfebbraio 1920-settembre 1920Amministratore generale
ing. Carlo Angelo Crovasettembre 1920-luglio 1922Direttore dell'esercizio
ing. Andrea Alessandriluglio 1922-settembre 1922Amministratore generale
ing. Luigi Alzonaottobre 1922-novembre 1923Amministratore generale
on. dr. Edoardo Torredicembre 1923-aprile 1924Commissario straordinario
ing. Cesare Oddonegiugno 1924-aprile 1931Direttore generale
ing. Luigi Velanimaggio 1931-luglio 1944[Nota 6]Direttore generale
gen. ing. Giovanni Di Raimondonovembre 1943-luglio 1944Direttore generale (Salerno[Nota 7])
ing. Bartolomeo Nobili[Nota 8]settembre 1943-aprile 1945Direttore generale (Verona[Nota 9])
ing. Giovanni Di Raimondoluglio 1944[Nota 10]-ottobre 1956Direttore generale[Nota 11]
ing. Severo Rissoneottobre 1956-novembre 1962Direttore generale
dr. Giuseppe Renzettinovembre 1962-settembre 1965Direttore generale
ing. Ruben Fiengasettembre 1965-dicembre 1971Direttore generale
ing. Filippo Bordonigennaio 1972-marzo 1975Direttore generale
ing. Lucio Mayermarzo 1975-maggio 1977Direttore generale
dr. Ercole Semenzamaggio 1977-ottobre 1984Direttore generale
ing. Luigi Misitiottobre 1984-maggio 1985Direttore generale

Note


  1. Alla pagina 14 delle sue Lezioni di Tecnica ed Economia dei trasporti, vol. 2° Economia dei trasporti, Milano, Libreria editrice politecnica Cesare Tamburini, 1952, Guido Corbellini, accennando al riscatto avvenuto nel 1905, utilizza la denominazione di "Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato", dimostrando così che nel 1951-1952 essa era già di uso comune, per lo meno in ambito universitario. Il termine "azienda", peraltro, figurava già nell'articolo 12 della legge 7 luglio 1907, n. 429.
  2. Per esempio l'aumento delle tariffe dei biglietti dei treni viaggiatori, quando essi superavano il 10%.
  3. Erede dell'Ufficio d'Arte istituito nel 1872 a Torino dalla SFAI e dell'omonimo Ufficio istituito nel 1882 a Firenze dalla Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali, confluiti nel 1905 nel Servizio FS, che mantenne la propria sede a Firenze. Cf Corbellini, p. 342.
  4. Presieduti dal "capo Compartimento" come denominato dalla legge 9 luglio 1908, n. 405, nel secondo dopoguerra denominato "direttore compartimentale".
  5. La suddivisione del territorio italiano in quindici parti adottata dalle FS fu fatta propria, e mantenuta anche dopo il 1985, dal Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani.
  6. Dopo il 16 novembre 1943 solo de iure ma non de facto a causa delle vicende belliche. Cf Corbellini, p. 352.
  7. Sotto il controllo del Governo del Regno d'Italia e dell'autorità militare.
  8. Fino al 1943 vice direttore generale.
  9. Sotto il controllo della Repubblica Sociale Italiana e dell'autorità militare.
  10. Dal 18 luglio 1944. Fonte: Ministero dei trasporti. Ferrovie dello Stato, Relazione per gli anni finanziari 1949-50, 1950-51, 1951-52, 1952-53, vol. 1°. Testo, Roma, Direzione generale delle Ferrovie dello Stato, 1957, p. 22.
  11. Sotto il controllo del Governo del Regno d'Italia e dell'autorità militare fino al 1945 circa.

Riferimenti


  1. Collegio Amministrativo Ferroviario Italiano, pp. 11-12.
  2. Legge 22 aprile 1905, n. 137, che approva i provvedimenti per l'esercizio di Stato delle ferrovie non concesse ad imprese private
  3. Legge 17 maggio 1985, n. 210, in materia di "L. 17 maggio 1985, n. 210, Istituzione dell'ente "Ferrovie dello Stato""
  4. maas.ccr.it, su guidagenerale.maas.ccr.it. URL consultato il 29 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2018).
  5. ferrovieitaliane.net. URL consultato il 13 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2014).
  6. Statalizzazione delle ferrovie italiane
  7. lombardiabeniculturali.it
  8. Ministero dei trasporti. Ferrovie dello Stato, p. 000.
  9. Stagni:La riforma delle ferrovie. Dalle FS a Trenitalia, cronaca di vent'anni di trasformazioni
  10. s:L. 9 luglio 1908, n. 405 - Conversione in legge del decreto Reale 12 marzo 1908, n. 110, sull'ordinamento delle Direzioni compartimentali delle ferrovie dello Stato
  11. Salvatore Ciancio, il Sistema Controllo Centralizzato Rotabili -C.C.R.- in corso di realizzazione sulla rete FS. La Tecnica Professionale n°11, novembre 1976
  12. Azienda Autonoma delle Ferrovie dello Stato - Tecnica dei Rapporti con la Clientela - Roma 1970
  13. Coletti, pp. 418-419.

Bibliografia



Fonti a stampa



Storiografia e complementi



Voci correlate


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